
Madonna di Kazan
Il Aprile 30, 2018 da adminLa Madonna di Kazan é un’immagine di Maria, madre di Gesú, realizzata probabilmente a Costantinopoli all’inizio del secondo millennio; da Costantinopoli questa icona scomparve nel 1209 durante l’invasione dei Tartari. Fu ritrovata nel 1579 a Kazan, cittadina tartara a 800 chilometri ad est di Mosca, e da allora molto venerata dal popolo russo. Secondo la leggenda devozionale fu la stessa Madonna ad indicare ad una giovane fanciulla, il luogo dove si trovava l’icona: cioé sotto le macerie della sua stessa abitazione che era stata distrutta da un incendio che aveva devastato la cittá .
Il culto di questa immagine si diffuse in tutta la Russia e le furono dedicate numerose chiese. La sua immagine fu inoltre riprodotta in innumerevoli quadri. L’immagine divenne in seguito l’icona di famiglia degli zar: nel 1721 Pietro il Grande la portó nella cattedrale della nuova capitale di San Pietroburgo. L’icona fu venerata come la “Liberatrice della Russia”, essendo il vessillo delle vittorie sugli svedesi e su Napoleone. Trafugata nel 1904 dalla cattedrale di Kazan, ricomparve all’indomani della Rivoluzione sovietica fuori dalla Russia. Dopo vari passaggi di mano, fu acquistata dall’associazione Blu Army e dal 1985 conservata nel Santuario di Fatima. Nel 1993 fu donata a papa Giovanni Paolo II, devoto della Madonna, che l’ha custodita nel suo studio privato fino a quando, il 28 agosto 2004, l’ha donata al patriarca di Mosca Alessio II quale auspicio per il dialogo tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa. L´icona é oggi venerata nella Chiesa della Nostra Signora di Kazan a S.Pietroburgo.
L’icona miracolosa della Madre di Dio di Kazan ha lo sguardo triste delle vergini russe che stringono teneramente il Bambino Gesú. Ricoperta da una “oklade” – sottile rivestimento d’oro o d’argento – é ornata di pietre preziose di gran valore. L’icona aveva la reputazione di rendere la vista ai ciechi che le offrissero, riconoscenti, degli smeraldi perfettamente puri.
Immagine e testo: © Christina Munns